Anche quest'anno 2024 il CREI ha acquistato, grazie ai fondi comunali, libri di narrativa, per bambine e bambini in particolare, e di supporto all'intercultura.

Ecco alcuni titoli:

M. Simonetti - I migranti;

T. Marshall - Le 12 mappe che spiegano il mondo;

 

J. Liao - In un angolo di mondo;

J. Ruelos Diaz - Il libro delle parole preziose;

B. Rokheya - Il sogno della pace;

...e molto altro ancora...

 

Venite al CREI a dare un'occhiata!

 

Barbara e Katiuscia

Il CREI appoggia la lettera dei volontari di Diritti Insieme rivolta al Ministro Piantedosi, di cui vi allegghiamo il testo.

LETTERA APERTA

 

al Ministro degli Interni

Dr. Matteo Piantedosi

 

 

Ministro Piantedosi,

siamo un gruppo di volontari che opera in un’associazione a Monza, Diritti Insieme, nata per integrare i cittadini stranieri che arrivano in Italia.

Insegniamo loro la lingua italiana e questa è un’esperienza che ci arricchisce e ci rende più consapevoli del fenomeno migratorio.

Abbiamo ascoltato tante storie, tanti vissuti, molto spesso dolorosi. Gente che arriva da paesi dove ci sono guerre, distruzioni, miseria, persecuzioni…

Ci piacerebbe fargliele ascoltare queste storie perché aiutano a conoscere, a capire, a riflettere, senza giudicare.

 

Di fronte a certi eventi così tragici (ne sono accaduti già troppi), e ora di fronte a quello che è accaduto sulle coste della Calabria, sentiamo che non possiamo tacere, soprattutto dopo le sue dichiarazioni.

Siamo indignati per quello che ha detto.

Simo feriti, a nome dei tanti morti e dispersi di Cutro che non hanno nemmeno meritato il rispetto delle nostre istituzioni. Rispetto significa anche riconoscere la drammaticità di una strage di migranti. Una strage che non può avere come riferimenti l’educazione e la responsabilità. Come se la disperazione, che spinge a partire, fosse una colpa, o frutto di maleducazione e irresponsabilità!

Com’è possibile esprimersi con tono moralistico, che è apparso a tutti cinico, di fronte a tanti morti? Quello che lei ha detto ci ha lasciato senza parole…

 

Nella nostra esperienza di volontari di Diritti Insieme abbiamo imparato quanto è importante mettersi nei panni di una persona che non ha avuto tutte le fortune che abbiamo avuto noi. Senza sentirsi “superiori”… In fondo che merito abbiamo? Nessuno.

E loro, i tanti migranti che rischiano la vita, che torto hanno quando si mettono in viaggio per scappare da una vita che noi nemmeno immaginiamo? Un migrante afghano intervistato a Cutro dalla televisione ha detto: “Noi scappiamo dalla morte per fame, per guerra… rischiamo la vita per provare a vivere da un’altra parte…”. Che diritto abbiamo noi di giudicare? Nessuno.

Ora lei afferma che le sue parole sono state fraintese e strumentalizzate ma questo non basta a coprire la gravità di ciò che ha detto.

 

Durante la seconda guerra mondiale, nel 1940, Salvatore Todaro, un militare italiano comandante di sommergibile, avvistò e poi affondò una nave (nemica) durante una missione al largo di Madera. Dopo l’affondamento raccolse tutti i naufraghi (nemici) e li portò in salvo. Tutti.

Un ammiraglio tedesco, criticandolo molto severamente in tono sarcastico, gli chiese se per caso credesse di essere un Don Chisciotte del mare.

Lui rispose: “Sono solo un uomo che si porta sulle spalle duemila anni di civiltà.”.

 

Capisce Ministro, cosa dà onore a una persona e la rende degna di rispetto?

Sentirsi portatrice di civiltà e agire di conseguenza.

 

                                                                                                   Un gruppo di volontari di Diritti Insieme

                                                                                                                  CGIL Brianza - Monza

 

"Chi nel potere del male confida, di Lanterna Verde tema la luce".
Così diceva l'eroico personaggio dei fumetti DC Comics, usando la potente e benefica
energia emessa da una galattica Lanterna Verde sparsa per tutto l'Universo. Mosso da
un impegno etico nei confronti di tutti gli esseri viventi, l'eroe combatteva l'ingiustizia
e la malvagità.
Oggi, al confine orientale dell'Europa, tante piccole luci verdi illuminano la vicenda di
bambini, donne e uomini che vorrebbero nascere a una vita nuova, nel sogno di un
mondo in cui ci siano pace e giustizia.
Natale, quest'anno, ci fa pensare alle piccole lucine verdi accese nel buio delle foreste
del nord: dicono con coraggio e con dolcezza che ci sono diritti negati, che loro non ci
stanno e che si mettono dalla parte buona della vita. Dicono che il salvarsi insieme è
l'unica via per il futuro.
Alle Lanterne Verdi nella foresta va il nostro pensiero di Natale e il nostro augurio
perché il mondo si accorga di loro, insieme ai nostri migliori AUGURI A TUTTI VOI!

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